CREDITI DETERIORATI E BRODO DI COLTURA

Prendo spunto dall’odierno articolo di Elio Fanali (https://eliofanali.wordpress.com/2016/07/07/lettere-e-crediti/) per rilanciare una delle domande che pone, quella sui crediti deteriorati di Banca Mps. Fra le tante inchieste che vengono auspicate, condotte, brandite, ce n’è una che invece è negletta. Se l’attuale problema di Mps, sul quale l’Europa (una parte dell’Europa) sembra intignirsi come colui che bastona il cane che annega (espressione resa famosa da Mao Tse Tung sulla scorta dello scrittore Lu Xun che aveva detto quando vuoi affogare un cane, accusalo d’avere la rabbia), sono appunto i crediti deteriorati, sarebbe interessante sapere come si sono prodotti. 1- Prestiti agli amici? 2- Prestiti troppo facili? 3- Sostegno ampio all’economia reale e credito alle imprese della Toscana e dell’Italia che la crisi mondiale ha trasformato in sofferenze? Probabilmente ne verrebbe fuori una macedonia di tutte e tre le ipotesi. Ma se a prevalere risultasse la numero 3 emergerebbe che il Monte, mentre commetteva errori esiziali come Antonveneta (con tutto ciò che ne conseguì sul piano di spericolate ed altrettanto esiziali manovre finanziarie), aveva fatto il suo mestiere di istituto di credito legato ai territori, mentre altri, anche nella splendida Germania, si imbottivano di titoli tossici. Certo, al fine di risolvere il problema attuale non servirebbe a nulla, ma apporterebbe un ulteriore elemento di un certo interesse, almeno per una storia non a senso unico.

Ps. Cambiando (purtroppo) tema. Vi ricordate il dibattito sul “brodo di coltura” al tempo delle Brigate Rosse e di altre formazioni armate di estrema sinistra? Avete presente il dibattito sul “brodo di coltura” in cui prosperano i killer delle mafie? Furono e sono discussioni complesse, difficili da affrontare e, per quanto riguarda le mafie, niente affatto risolte. Mi vengono in mente pensando all’ultra di estrema destra della Fermana che ha ammazzato il nigeriano Emmanuel Chidi Namdi dopo averlo provocato insultando sua moglie (erano scappati da Boko Haram, probabilmente anche perché cristiani). Un balordo di grossa stazza? Un isolato criminale? O un violento che si abbevera al “brodo di coltura” che in tanti, troppi, preparano quotidianamente imbandendoci intorno le proprie fortune politiche? Propendo (purtroppo) per l’ultima. E i produttori del brodo non riflettono criticamente. Anzi.

V a v

4 thoughts on “CREDITI DETERIORATI E BRODO DI COLTURA

  1. marco fattorini ha detto:

    Un saluto

    Giusto per rimanere al primo esempio, credo anche, in parte, al secondo … sapete mica chi è, questo signore? Ma sarà tutto vero, davvero? O magari, potrebbe essere solo l’inizio? Ci speriamo o no, che sia solo l’inizio?

    Berlinguer jr. condannato. Soldi pubblici per la sua villa
    http://www.ilgiornale.it/news/politica/berlinguer-jr-condannato-soldi-pubblici-sua-villa-1281557.html

  2. marco fattorini ha detto:

    Un saluto

    Bene, sono felice di poter leggere che il “Fatto” sia conosciuto e grave. Presumo, quindi anche il signore.

    Ho capito, siamo tutti garantisti, ed aspettiamo gli esiti dei processi, e ci atteniamo alle sentenze. Ma cosa c’entra “il tempo di berlusconi”?

    Già. Forse non era meglio ricordare … (ma forse, non altrettanto conveniente ?)…quanto siano distanti, non solo in termini di anni trascorsi, … i tempi in cui lo zio del signore, parlava di questione morale.

    Eh già, forse.

  3. marco fattorini ha detto:

    Mi scuso

    Ma dopo aver inviato il commento, mi sono accorto di un errore.

    Lo zio del signore, si riferisce chiaramente al padre Luigi Berlinguer, e non a suo figlio Aldo.

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